Decreto Lavoro

Assunzioni

• Il decreto lavoro prevede uno sgravio contributivo fino a 650 euro mensili per un anno e mezzo per incentivare l’assunzione a tempo indeterminato di giovani tra i 18 e i 29 anni. È prevista, invece, una decontribuzione di 12 mesi qualora si stabilizzi un contratto a tempo determinato.
• Per accedere all’incentivo, il soggetto assunto deve possedere uno dei seguenti requisiti: 

1. essere senza occupazione da almeno 6 mesi;
2. essere privo del diploma di scuola media superiore;
3. vivere da solo con una o più persone a carico.

Apprendistato

• Entro il 30.09.2013 la Conferenza Stato-Regioni dovrà adottare delle linee guida volte a disciplinare il contratto di apprendistato professionalizzante per le assunzioni effettuate entro il 31.12.2015 dalle microimprese e dalle piccole e medie imprese.
• Tali linee guida avranno la finalità di uniformare, su tutto il territorio nazionale, le regole dell’apprendistato.

Contratto a chiamata

• Il contratto di lavoro intermittente (o a chiamata) potrà essere utilizzato entro un limite massimo di 400 giorni in 3 anni.

Contratti a termine

• Èripristinato il limite massimo di 10 o 20 giorni tra un contratto a termine e l’altro, a seconda della durata delcontratto stesso.

Co.co.pro. 

• Secondo la nuova normativa, il contratto di lavoro a progetto non può comportare lo svolgimento di compiti meramente esecutivi e ripetitivi. Entrambe le caratteristiche (esecutività e ripetitività), devono essere presenti nella prestazione dedotta perché la stessa non possa essere oggetto di contratto a progetto.

Incentivi al sud

• Il pacchetto lavoro prevede, inoltre, nuovi fondi per finanziare le misure relative all’autoimpiego e all’autoimprenditorialità nel Sud, previste dal D. Lgs. 185/2000. La persona fisica che intende avviare un’attività sotto forma di ditta individuale deve essere maggiorenne e non occupato alla data di presentazione della domanda, nonché residente nel territorio nazionale da almeno 6 mesi. Nel caso di apertura di società di persone, i requisiti devono essere posseduti da almeno la metà dei soci che detiene almeno la metà delle quote

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